mercoledì 27 marzo 2013

Assez vif, Très Rythmé

Esperimento: 
Mentre curiosate nel mio blog voglio offrirvi la possibilità di ascoltare della bella musica.

L'atmosfera sonora messa a disposizione vuole far sì che il lettore/ascoltatore si proietti empaticamente nel libro, così come sempre faccio io stesso, durante la lettura.

Da parte mia, cercherò di motivare le scelte attraverso brevi commenti pseudo-musicologici.

Iniziamo con il Quartetto d'archi in fa maggiore op.35 di Maurice Ravel, datato Parigi - aprile 1903.


Quello che vi propongo è il secondo movimento, Assez Vif, Très Rythmé, nella vivace interpretazione del Quartetto Hagen.

Fin dall'inizio colpisce il pizzicato di tutti e quattro gli archi, impegnati in un gioco ritmico che avvolge le uscite, sezione per sezione, del tema cantabile, introdotto dal violino I: sempre anelante a vertiginosi picchi, quasi per osservare i compagni di viaggio dall'alto in basso, ma allo stesso tempo pronto a turbinose discese agli Inferi, guidato dal vigore del vero padrone della scena, il violoncello, che imprime ritmo e vorticosità senza farsi troppo notare.

In analogia all'incessante senso di movimento che il brano ispira, voglio associare l'impeto conoscitivo dei protagonisti del Pendolo: Casaubon, Belbo e Diotallevi, le cui figure descriverò in seguito.

A voi giudicare se i delitti, le fughe, le ricerche, gli studi che costoro compiono, sia nella loro realtà, sia nella loro mente, si prestano all'interpretazione che ho fornito.

lunedì 25 marzo 2013

Curiosità?

Il significato dell'argomento del blog è da interpretarsi secondo una precisa chiave di lettura.

La curiosità uccise il gatto

Nel più frequente utilizzo del termine, oggi, la curiosità indica un fatto o avvenimento bizzarro, inatteso e stuzzicante circa una persona, un insieme di persone, un evento, un qualsiasi soggetto anzi, che già conosciamo tramite informazioni di carattere generale e ufficiale. Essa ci mostra un aspetto insolito del soggetto, con un fine solitamente ludico, talvolta ai limiti del licenzioso.

Nella sua accezione più generale, l'aggettivo curioso deriva dal latino curiosus (da cura), ossia, chi si cura di qualcosa.
E' proprio l'aspetto dell'interessarsi, del cercare e dell'approfondire, che maggiormente cercherò di descrivere, in relazione al romanzo.

Vediamo come Wikipedia esaurisce la voce Curiosità (al 25 marzo 2013):
"La curiosità è un comportamento, un'attitudine, o un istinto, di natura abituale o episodica, caratteristico dell'uomo ma diffuso anche in alcune specie animali, atto a soddisfare un desiderio inquisitivo circa la natura di un oggetto o di un fenomeno. È un aspetto emozionale che, riguardando l'esplorazione, l'investigazione e l'apprendimento, descrive un numero non ben conosciuto e identificato di meccanismi e comportamenti psicologici che hanno come fine il placare l'impulso degli esseri viventi a trarre informazioni e a interagire con l'ambiente.
Considerato un comportamento positivo sia nella scienza che nell'intelligenza, rappresenta un istinto che guida alla scoperta di nuove informazioni, conoscenze, comprensione e consapevolezza, il carburante della scienza e delle discipline dello studio umano, una vera e propria propensione all'interessamento personale verso ciò che incuriosisce."

Dall'altro lato, la tradizione ha sempre identificato l'atteggiamento sopra descritto come negativo. A supporto di ciò si ricordano alcuni proverbi:
"La curiosità uccise il gatto" 
"La troppa curiosità spinge l'uccello nella rete" 
"Non metter bocca, dove non ti tocca"
E per finire, un nero Carlo Collodi,
"La curiosità, massime quando è spinta troppo, spesso e volentieri ci porta addosso qualche malanno"
Ovviamente, volendo allacciarmi con ampi discorsi al libro e alla storia della tecnologia, l'aspetto che analizzerò è quello wikipediano, con modalità che descriverò nel prossimo post.

Curiosi?

domenica 24 marzo 2013

Digressione I - Della prima lettura

Mentre mi accingo ad avviare la rilettura del capolavoro che è Il Pendolo di Foucault di Umberto Eco,  voglio proporvi le coordinate geografiche e temporali del primo approccio al testo.

Estate dopo quarta liceo, vengo stuzzicato dall'erudizione, dalle idee e dallo stile de Il Cimitero di Praga, dello stesso autore.
Già conoscendo dalla versione cinematografica Il Nome della Rosa, acquisto il Pendolo e lo divoro in Croazia, dov'ero per alcuni giorni ospite di una fantastica famiglia.
Di sera si esce fino a tardi, ma di giorno non c'è passatempo migliore, nelle assonnate campagne della Slavonia, della famelica lettura e vicendevole assorbimento di queste 687 pagine di Teoria del complotto.

Trama a parte, ad accogliermi, nella ricca biblioteca della famiglia trovo questo:

Quel groviglio di K sta per "Il Pendolo di Foucault"

Come se lui avesse cercato me.

E non mi posso lamentare, le conseguenze di questo incontro hanno segnato il mio modo di vedere il mondo, il mio approccio alla conoscenza e nel dare importanza ai fatti.

p.s. Per precisare, l'ho poi letto in italiano; quello in croato l'ho giusto sfogliato, e non è neanche stato facile avere la certezza che una tale concentrazione di K significasse ciò che mi auguravo.

Il Pendolo, altrove

Ecco una piccola galleria di copertine de Il Pendolo di Foucault così come è stato pubblicato in altri Stati europei.

La prima edizione italiana

In Finlandia

Ungheria

Spagna

Romania

Russia

Francia

Regno Unito

Turchia

Audiolibro tedesco

Germania

Polonia

Paesi Bassi

Portogallo
Belle vero? 
Vorrei sottolineare come i tre temi più affrontati siano a Tour Eiffel (vedi post a riguardo), misteri medievali e pendoli legati a mappamondi.
Non è necessario dire che questi sono proprio i grandi argomenti-scenografie che fanno ricca la storia.

sabato 23 marzo 2013

Abecedario!

Un primo approccio al tema del blog può essere un brain-storming ragionato secondo criterio alfabetico, ossia un abecedario.
Mi perdonino la volontaria dimenticanza delle 5 lettere "straniere", mi farò perdonare.

Per me la curiosità è

A  Avventura

B  Biblioteca

C  Conoscenza

D  Desiderio

E  Esplorazione

F  Fantasia

G  Genio

H  Hobby

I  Indagine

L  Lente d'ingrandimento (post a riguardo)

M  Meccanismi

N  Naturalezza

O  Osservazione

P  Psicologia

Q  Quest

R  Ritrovamento

S  Sorpresa

T  Tecnica

U  Universo

V  Verità

Z come Zebra che sta sempre bene.

venerdì 22 marzo 2013

Hors d'oeuvre

Buongiorno a tutti!

Viene al mondo il mio primo blog, dal titolo Tecnologia e curiosità.
Il suo scopo è approfondire un aspetto della cultura tecnologica, con l'aiuto di un romanzo. 

Tutto ciò a fianco del corso di "Storia della Tecnologia" tenuto dal prof. Vittorio Marchis, che sto seguendo come corso a scelta presso il Politecnico di Torino, durante il primo anno di Matematica per l'Ingegneria.

Il libro a cui ho subito pensato, per molteplici motivi che illustrerò nei prossimi post, è...



Curiosità perchè l'obiettivo mio, come quello dei protagonisti del romanzo, è arrivare a capire, a dare un senso. 

A che cosa? 

Lo scopriremo strada facendo.